La vision del Campidoglio sulla rigenerazione urbana: si parte da 14 “luoghi” pilota

di Redazione OAR

Quattordici ‘luoghi’ pilota da cui partire per rigenerare il tessuto urbano di Roma. Caratterizzati da disponibilità immediata, connessione alle linee del trasporto pubblico su ferro e attuabilità degli interventi. Con l’obiettivo di coinvolgere investitori, operatori, progettisti – mediante manifestazioni di interesse e procedure concorsuali – e favorendo, allo stesso tempo, il dialogo con l’amministrazione pubblica e le comunità residenti.

L’individuazione puntuale dei luoghi – sia ambiti territoriali che immobili specifici -, su cui avviare in tempi brevi i primi processi di rigenerazione, è lo spunto concreto dal quale vorrebbe partire “ReinvenTIAMO Roma”, il piano per la rigenerazione della Capitale presentato ieri, 6 febbraio, al Campidoglio, alla presenza – tra gli altri – della sindaca capitolina, Virginia Raggi, dell’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, e dell’assessora al Patrimonio e alle Politiche abitative, Rosalba Castiglione.

Il senso dell’incontro, tuttavia, è stato sopratutto quello di illustrare la “vision” dell’attuale amministrazione capitolina sulla strategia di rigenerazione da mettere in atto a Roma e incentrata, nelle intenzioni, su tre “pilastri”: la sostenibilità ambientale (efficenza energetica, riduzione emissioni, soluzioni innovative in termini di impatto sull’ambiente), la questione sociale (puntando su progetti di inclusione, partecipazione con accesso diffuso ai servizi, approccio architettonico di qualità), la sfida culturale (promozione del patrimonio, diffusione della conoscenza, integrazione).

Il piano del Campidoglio – che si ispira dichiaratamente all’iniziativa a “Reinventer Paris”, lanciata dalla capitale francese nel 2014, la quale si lega, a sua volta, al bando internazionale “Reinventing Cities” avviato dalla C40 Cities Climate Leadership Group – si propone di istituire un percorso trasparente: dalla pubblicazione del bando per le manifestazioni di interesse per i vari siti (su una piattaforma web dedicata) alla consultazione online, aperta ai cittadini, sulle proposte di trasformazione, fino ai concorsi per la progettazione e alla verifica della sostenibilità finanziaria dei progetti selezionati.

“Vogliamo entrare – ha detto la sindaca Virginia Raggi – in un percorso in cui Roma torni a governare il suo territorio con una visione: rigenerare il tessuto urbano partendo dalla riqualificazione degli spazi abbandonati all’interno della città per armonizzarli con il patrimonio edilizio esistente ed evitare ulteriore consumo di suolo”. Finora, ha proseguito, “abbiamo lavorato su progetti già avviati nel passato e slegati tra loro. Da ora in poi vogliamo mettere a sistema gli interventi che saranno realizzati, partendo dai non luoghi dove il degrado è la norma”. Per questo è stato individuato un primo stock di 14 luoghi “pronti a partire”, siti “immediatamente disponibili” in cui gli interventi potranno essere rapidamente avviati. Ma, ha rivelato la sindaca, “si tratta solo dell’inizio: stiamo valutando, infatti, una cinquantina di aree, sia pubbliche che private”.

Ad entrare nel dettaglio delle modalità di azione è stato Luca Montuori, assessore all’Urbanistica di Roma. “L’intenzione – ha sottolineato – è di confrontarsi con gli investitori su cosa significa rigenerare il tessuto urbano. E, allo stesso tempo, instaurare un fitto dialogo con le comunità locali. Favorire i progetti di qualità attraverso una nuova visione, che tenga insieme gli stakeholder del territorio, le comunità, l’amministrazione e i progettisti, favorendo i progetti di qualità. Adottando una formula che si ispira alle migliori esperienze internazionali ma calata nella realtà romana”

Particolare attenzione, ha precisato l’assessore, sarà dedicata alla scelta del “mix di funzioni” che – a seconda dei casi – le rigenerazioni porteranno sui territori interessati: “da forme innovative di housing” (in connessione con le politiche abitative) “alla dotazione di servizi diversi (sportivi, culturali) fino all’integrazione di luoghi di lavoro e residenzialità”.

Tra gli obiettivi dichiarati, come ha confermato Donatella Iorio, presidente della commissione Urbanistica di Roma Capitale, c’è quello di “affidarsi a bandi per la progettazione, rivitalizzando la città con il coinvolgimento delle categorie professionali, come architetti e ingegneri”. Sarà istituito un Ufficio di Scopo “ReinvenTIAMO Roma” che avrà il compito, tra l’altro, “di indire e gestire le procedure a evidenza pubblica per concorsi di progettazione per la riqualificazione di spazi aperti e opere pubbliche”.

Ecco l’elenco dei quattordici “luoghi” pilota individuati – distribuiti in modo abbastanza uniforme tra i diversi Municipi – che si suddividono in quattro “ambiti urbani” e in dieci “immobili puntuali”, quasi tutti ex edifici scolastici:

 

AMBITI URBANI

1 – Bastogi (Municipio XIII)

2 – Ex Miralanza (Municipio XI)

3 – Viale Castrense, ex Filanda (Municipio VII)

4 – Ama via Crispi (Municipio I)

 

IMMOBILI PUNTUALI

1 – Ex edificio scolastico I.T. Hertz (Municipio VII)

2 – Ex edificio scolastico I.C La Giustiniana (Municipio XV)

3 – Ex edificio scolastico Leonori (Municipio X)

4 – Edificio dismesso Verne (Municipio VI)

5 – Edificio demolito via Montebruno (Municipio XIV)

6 – Ex edificio scolastico Vertunni (Municipio V)

7 – Ex edificio scolastico Villari (Municipio IV)

8 – Ex edificio scolastico L.A. Ripetta (Municipio III)

9 – Scuola Parini (Municipio III)

10 – Ex impianto Acea Oletta (Municipio X)

 

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