Comunicazione

Federarchitetti Roma e il CEFME CTP di Roma insieme a Rebibbia

Il sindacato degli Architetti e degli Ingegneri romani e l’Organismo paritetico romano delle imprese edili e dei Sindacati dei lavoratori hanno condiviso un progetto pilota per la formazione gratuita di detenuti a fine pena in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro svoltasi nel carcere di Rebibbia il 26, 27 e 29 luglio 2016

“E’ un’idea alla quale pensavo da tempo che, con grande piacere, ho voluto condividere con il CEFME CTP di Roma e con il suo direttore, ing. Alfredo Simonetti, che, intuendone la valenza etica e sociale, volentieri e con grande entusiasmo ha accettato la proposta, dando un importantissimo contributo, sia in termini organizzativi, che di risorse umane, per assicurane il successo e la riuscita.” È quanto afferma l’arch. Giancarlo Maussier, presidente di Federarchitetti Roma, riferendosi all’esperienza, appena conclusa presso il carcere di Rebibbia, che ha visto alternarsi professionisti di varia estrazione, tra i quali anche uno psicologo, nelle docenze in un corso gratuito di “formazione prima” in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, ex art. 37 del Dlgs 81/08, rivolto a detenuti a fine pena.

“insieme al direttore del CEFME CTP abbiamo sempre pensato” continua Maussier “che la finalità di questo corso e dell’attestato di formazione che abbiamo consegnato ai detenuti che vi hanno partecipato, potesse essere quella di favorirne il reinserimento nel mercato del lavoro, soprattutto se si considera che tale tipo di formazione dovrebbe essere svolta a cura e spese del datore di lavoro e durane l’orario lavorativo.”

I detenuti hanno mostrato interesse ed attenzione, in particolare quando sono stati coinvolti in attività di gruppo per brevi dibattiti o per l’individuazione di rischi o criticità, ma altrettanto interesse è stato mostrato dai docenti e dagli organizzatori, particolarmente colpiti sul piano umano, oltre che professionale, per questa significativa esperienza in un ambiente così particolare.

“Non avremmo comunque potuto portare a compimento questa iniziativa” continua il presidente di Federarchitetti Roma “se essa non fosse stata accolta con entusiasmo e disponibilità immediata dal direttore della struttura carceraria, dott. Stefano Ricca, che si è attivato immediatamente per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni auspicando altresì successive repliche per estendere questa opportunità a tutti i detenuti ospiti di Rebibbia.”

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