Comunicazione

Giardini per la Città/Call for projects

Architettura del Paesaggio, fondata nel 1998 da Alessandro Tagliolini, è la rivista ufficiale di AIAPP/Associazione Italiana Architettura del Paesaggio ed esce con cadenza semestrale.

E’ aperta la call for projects per la sezione Progetti del numero 33 di Architettura del Paesaggio, la cui uscita è prevista in novembre/dicembre 2016.

Il tema progettuale che vogliamo esplorare con il prossimo monografico è il giardino per  la città. Intendiamo attraversare territori urbani, viaggiare nello spazio e nel tempo,  entrare nei più piccoli recinti privati, sostare nei quartieri della città densa ma anche sconfinare nei dilatati sistemi insediativi della città diffusa, per intercettare le differenti interpretazioni e le espressioni attuali di quell’attività pratica e poetica che riconosciamo alla base della cultura del progetto di paesaggio: fare giardini.

Spazio vivente di cura di risorse naturali e culturali in cui si riconduce l’attenzione alla dimensione estetica, tattile e percettiva dei luoghi dell’abitare, il giardino (privato, pubblico, sociale o condiviso; in movimento, resistente, selvatico…) ci rammenta che coltivare la terra e il mondo vegetale costituisce tra i più profondi atti di generosità e di fiducia nel futuro.

Non solo. I nuovi giardini di città invitano a ripensare le relazioni tra spazio pubblico e privato; ad affinare lo sguardo progettuale per rileggere i rapporti tra abitante e città, esseri umani e ambiente, società urbane e processi naturali; a sperimentare nuovi materiali, tecniche e categorie di gestione degli spazi aperti, così come a riscoprire antiche pratiche di coltivazione.

Ci aspettiamo proposte, progetti, segnalazioni che ci aiutino a comporre una rassegna, il più possibile eterogenea e diversificata, di idee e di espressioni del giardino nella dimensione urbana attuale, con particolare riferimento alla realtà italiana.

Le proposte dovranno tener conto delle seguenti tracce tematiche:

giardini prossimi/next gardens

Le piante e il suolo fertile sono materiali per costruire la città. Raccogliendo le sfide del global change e della complessità urbana e applicando principi e conoscenze delle tecniche water sensitive, della forestazione urbana, della fitosociologia, i nuovi giardini di città sono l’occasione per sperimentare, alla piccola scala e a quella intermedia, soluzioni per la cura e la gestione dei processi naturali. I nuovi giardini urbani sono pensati anche come laboratori ecologici, per il benessere degli abitanti e la cura della nostra casa comune, la Terra.

interni urbani/urban interiors

Anche le città che ci sono familiari, viste dall’alto a volte sono irriconoscibili: punti di osservazione non abituali mostrano una sorprendente quantità di spazi aperti, vegetazione, vuoti fertili che contraddice l’immagine urbana a cui siamo abituati. Le città viste dai cortili, dai giardini interni e dalle terrazze, rivelano condizioni inaspettate: scopriamole.

oltre il limite/ beyond the wall

Ci sono giardini che sfidano i limiti: fisici, tecnici, dimensionali, concettuali, temporali. Molte esperienze recenti e passate rivelano l’attitudine a volere andare oltre i tradizionali confini culturali e disciplinari. Non sempre il limite viene oltrepassato con successo, tuttavia le possibilità aperte dalla sperimentazione e dalla immaginazione sono la dimostrazione  della resistenza di un’arte dal dinamismo intramontabile.

coltivare la città/cultivating the city

Il giardino e la città sono habitat destinati alle stesse persone, agli stessi abitanti. Se, nel gestire e orientare le trasformazioni urbane, alla scala di quartiere come a quella metropolitana, fossimo capaci di utilizzare la stessa tenacia e la determinazione di chi riesce a ricavare oasi nel cemento per fare spazio e dare tempo alle dinamiche del vivente, avremmo città semplicemente più piacevoli e belle. Il giardino si configura come spazio di resistenza attiva all’impoverimento e al degrado dei territori del quotidiano, come luogo reale dove far fiorire relazioni umane e sociali.

La scadenza per l’invio delle proposte è il 20 settembre 2016

Le proposte, che dovranno riguardare esclusivamente opere realizzate, devono  essere presentate seguendo le istruzioni riportate nel modulo allegato (scheda da inviare alla redazione) che, compilato e salvato in formato in pdf, dovrà essere spedito tramite posta elettronica a:

architetturadelpaesaggiocall@gmail.com

e inoltre, per i soci AIAPP, all’indirizzo email del Redattore referente per la propria sezione territoriale:

Sezione Piemonte Federica Cornalba  studio@federicacornalba.it

Sezione Lombardia Filippo Pizzoni  fpizzoni@gmail.com

Sezione Triveneto e Emilia Romagna Simonetta Zanon   simonetta.zanon@fbsr.it

Sezione Liguria Adriana Ghersi aghersi@arch.unige.it

Sezione Toscana Umbria Marche Antonella Valentini valentini@paesaggio2000.comSezione Lazio, Abruzzo Molise e Sardegna Monica Sgandurra monica.sgandurra@gmail.comSezione Campania Basilicata Calabria Giulia De Angelis giuliadeangelis@libero.itSezione Puglia Federica Greco federicagreco@libero.it

Sezione Sicilia Antonino Attardo aattardo@regione.sicilia.it

La Redazione, nel caso di accettazione del contributo e in accordo con il proponente, valuterà la possibilità di affidare a un Redattore interno o ad altro referente esperto, la stesura definitiva del testo da pubblicare.

Non verranno presi in considerazione contributi inviati oltre la scadenza stabilita e presentati in modalità non rispondenti a quelle descritte nella presente Call.

La selezione delle proposte avverrà entro fine settembre 2016.

Si precisa inoltre che a partire dal n.32, Architettura del Paesaggio esce in versione bilingue italiano/inglese. Agli autori dei contributi selezionati sarà richiesto pertanto di fornire i testi redatti nelle due lingue.

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