Fuksas a Roma per DREAMCITY, dialogo aperto sull’architettura visionaria

di Redazione OAR

SPAM è il festival dell’architettura di Roma e il suo nome richiama la viralità nell’intento di riportare l’architettura al centro del dibattito culturale del nostro Paese. È in programma dal 10 al 18 ottobre alla Casa dell’Architettura e insieme si ragionerà in questa edizione sul tema DREAMCITY, ovvero la città dei sogni che ogni architetto ha il dovere di immaginare. Perché l’architettura legge l’attualità, la plasma ed è in grado di ingenerare un meccanismo virtuoso di sviluppo e crescita anche in contesti molto difficili.

(https://comingsoon.architettiroma.it/2019/07/16/a-roma-nasce-spam-dreamcity-il-festival-dellarchitettura-delloar/)

Tra i protagonisti c’è Massimiliano Fuksas, star dell’architettura internazionale e architetto romano. Il suo studio, con sede a Roma, Parigi, Shenzhen, Dubai e New York, ha uno staff di 170 professionisti e oltre 600 progetti terminati in tutti i continenti.

Negli ultimi anni si è impegnato nell’esecuzione di opere che variano dalla scala urbana fino al design più minuto. Stupisce come ogni progetto, a prescindere dalla dimensione, sia sempre rivolto all’esigenza dell’utente: mettere l’uomo al centro del mondo per ricostruire un rapporto simbiotico con la natura e l’ambiente circostante.

Massimiliano Fuksas, sceglie di lavorare a Roma solo negli anni 2000 con il nuovo centro congressi di Roma, più noto come la Nuvola. Diciotto anni di pianificazione e costruzione per un complesso da 239 milioni di euro, che ha impiegato 7mila tonnellate di acciaio (il peso equivalente di quattro e mezzo Eiffel Towers), oltre a 58mila metri quadri di vetro, sufficienti a coprire la superficie di 10 campi da calcio.

Nelle pagine più recenti del portfolio dello Studio Fuksas troviamo anche la ristrutturazione del Beverly Center a Los Angeles: 15.794 mq di rete metallica a brandizzare ed alleggerire la facciata esistente. In 57 settimane di lavori, 2.245 fogli di disegno hanno consentito la costruzione, tra l’altro, di 137.935 mq di parcheggio e 11.568 mq di centro commerciale.

Quasi completato invece l’Euromed Center a Marsiglia, punto di partenza del centro d’affari della città, che ospita un mix funzionale (uffici, hotel, parco urbano e un complesso cinematografico). L’occasione progettuale nasce dal piano urbanistico Euroméditerranée, articolato in diversi concorsi di architettura, uno dei quali aggiudicatosi proprio da Fuksas. Questo progetto era nato già nel 2006, solo ora arriva a compimento.

Con i suoi 205 metri di altezza e 42 piani fuori terra, oltre 2 interrati, è in corso la realizzazione della Torre della Regione Piemonte, vicino al Lingotto, che dopo diversi stop&go, ospiterà 2.600 dipendenti e potrà accogliere fino a 2.000 visitatori.

In cantiere anche la Guosen Securities Tower a Shenzhen (Cina): 228 m di altezza a disposizione del progettista per calibrare sapientemente vuoti e piani ed indagare il possibile sviluppo verticale dello spazio pubblico.

Vinto recentemente, invece, il concorso per il progetto di estensione e ristrutturazione del quartiere e del porto di Fontvieille a Monaco, dove il rapporto tra interno ed esterno si rarefà a favore del dialogo tra ambiente costruito e non.

Suggestiva l’idea di un altissimo pinnacolo di Baccarat, proposto per sopperire alla distruzione della copertura di Notre Dame: una mediazione tra antico e moderno, tra perdita e ricostruzione, tra restauro e nuova costruzione, ma anche un profondo messaggio di speranza per il futuro da irradiare il più lontano possibile attraverso una spettacolare illuminazione notturna.  (GV)

Per informazioni su SPAM www.spamroma.com

 

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